Durante la discussione relativa al bilancio consuntivo 2015, abbiamo portato all’attenzione del Consiglio Comunale un documento molto importante elaborato da Assolombarda: il 4° rapporto sulla fiscalità locale nei territori di Milano, Lodi e Monza Brianza, relativo all’anno 2015 (potete trovarlo qui).
Il rapporto analizza la pressione fiscale esercitata dai principali Comuni della Città Metropolitana di Milano e delle Province di Lodi e Monza Brianza, prendendo in considerazione e mettendo a confronto, negli anni, le imposte gravanti sugli immobili d’impresa quali l’IMU, la TASI, la TARI, gli oneri di urbanizzazione e, per quanto riguarda le persone fisiche, l’IRPEF.
In questa edizione il numero di Comuni analizzato è passato da 86 a 100. Le informazioni raccolte riguardano le tariffe e le imposte pagate dalle imprese con riferimento a due tipologie di immobili (un ufficio e un capannone industriale) nel corso del 2015, 2014, 2013 e 2012.
Questo rapporto evidenzia chiaramente come a Gorgonzola l’IMU per uffici genera una tassazione che è superiore alla media (Gorgonzola si trova infatti al 15° posto su 100 comuni), e se si considerano i tributi complessivi (IMU + TASI + TARI), sempre per gli uffici, Gorgonzola si colloca all’8° posto su 100 comuni (più si è nelle prime posizioni e più la pressione fiscale è alta … complimenti, la Giunta Stucchi ha vinto un bel premio!)
La posizione generale riguardo tutte le imposte collocano Gorgonzola al 54° posto su 100; c’è ancora molta strada da fare e dopo 2 anni le scelte dovevano essere più coraggiose e, soprattutto, evidenziare il grande cambiamento tanto sventolato in campagna elettorale.
Inutile parlare del “problema lavoro e disoccupazione” se si colpisce coloro che generano lavoro, soprattutto in un periodo in cui la crisi economica è così profondamente radicata; è ora di fare delle scelte forti e coraggiose per stare accanto, non solo a parole, ai propri cittadini.
Il bilancio è stato eseguito in modo formalmente corretto e il risultato prevede € 288.852,91 di soldi reali (quindi non vincolati) da spendere; non si poteva prevedere una modifica delle imposte invece che lasciare tutte le tariffe al massimo consentito?
IPG ha sempre ribadito la volontà di individuare un percorso per essere messa nelle condizioni di votare favorevolmente il bilancio di questo Comune; abbiamo sempre chiesto, con azione propositiva, di partecipare dall’inizio dell’anno all’analisi del bilancio in modo da poter avere il polso reale della situazione economica di questo Comune; si potrebbe creare un tavolo con assessori, con i consiglieri comunali e gli uffici preposti per revisionare la spesa comunale e creare un documento da presentare alla città per mettere a conoscenza la cittadinanza sull’effettiva situazione dell’impianto contabile del nostro Comune. Un metodo rivoluzionario, con la più ampia e trasparente partecipazione e condivisione, per comprendere come vengono impiegate le risorse versate dai cittadini nelle casse comunali e che renderebbe evidente come questa amministrazione comunale intende procedere.
Sono anni che chiediamo questo cambiamento ma a quanto pare non c’è la volontà politica di segnare una svolta reale!